mercoledì 13 maggio 2009

COMUNICATO STAMPA


Atripalda è la città dove nulla è impossibile. Da tempo tiene banco nella nostra città il problema delle discariche selvagge che, dalla sera alla mattina spuntano, negli angoli più disparati di Atripalda: novesoldi, via cesinali, alvanite. Proprio per tale ragione, per evitare che si ripetesse un fenomeno del genere, il comune ha la bella pensata di chiudere completamente al traffico un tratto di strada. Stiamo parlando della vecchia strada che da via cesinali conduce ad Alvanite.
Ebbene una decisione del genere è l’abdicazione della politica e delle istituzioni di fronte agli illeciti e alle continue violazioni del codice penale ed etico e di viver civile.
Ma ormai a questo modo di gestire la cosa pubblica, ad Atripalda ci abbiamo fatto il callo, invece di trovare soluzioni che non limitino la libertà dell’individuo e la libertà di poter utilizzare una strada piuttosto che un’altra, si cede alla maleducazione e alla mancanza di rispetto di pochi.
Il centrosinistra atripaldese come sempre fugge di fronte ai problemi quotidiani e invece di risolverli li nasconde sotto il tappeto.
Antonio Prezioso
Capogruppo Consiliare Popolo della Libertà Atripalda

sabato 9 maggio 2009


giovedì 7 maggio 2009

COMUNICATO STAMPA


Erba alta in tutta Atripalda.
Ennesima situazione di disagio, ennesimo esempio di degrado, ennesimo segno di trascuratezza dell’amministrazione comunale. Mi riferisco all’erba alta che costeggia un po’ tutte le strade e le piazze della nostra città. In particolar modo la situazione peggiore, esiste lungo le strade dove si vede lo svolgimento del mercato settimanale del giovedì. In particolar modo lungo la seconda traversa di via cesinali (come testimonia la foto) l’erba ha raggiunto l’altezza di uomo, rappresentando in pieno il modo in cui viene gestita il verde pubblico ad Atripalda.
Inoltre informandomi presso gli uffici comunali, ho appreso che la zona in questione fa parte delle zone di competenza dell’ASA, che si dimostra per l’ennesima volta inadempiente. Inoltre nella strada in questione si può notare come i lavori di spazzamento delle strade si del tutto approssimato. Inoltre esistendo in tale punto una decina circa di bidoni della spazzatura, differenziata e non, essa è diventata zona nevralgica e di grande afflusso per i famosi forestieri e non, che sono adusi scaricare i propri rifiuti ad Atripalda. Tale stato di cose è ancora più grave considerato che tutta la strada e contrada santissimo sono area di svolgimento del mercato settimanale, questa situazione mette a rischio tutto lo stato igienico sanitario del mercato, che anche oggi si è svolto in questa location da jungla amazzonica.
Antonio Prezioso
Capogruppo Consiliare Popolo della Libertà Atripalda

sabato 2 maggio 2009


Triste primo maggio.
La grande crisi economica che sta strangolando il mondo intero, non risparmia neanche la nostra provincia ed in questo caso neanche Atripalda. Sfogliando le pagine dei giornali, vedendo le cronache televisive, purtroppo abbondano notizie di imprese ed attività che fanno sempre più spesso salti mortali per andare avanti, e che molto spesso sono costrette a licenziare.
Sono molteplici i casi che si registrano sul nostro territorio o comunque nell’immediato hinterland e che vede coinvolti cittadini atripaldesi: basti pensare alla crisi della FMA, della Tecnostampi ecc.
Per la crisi di tali imprese, sono centinaia gli atripaldesi costretti alla cassa integrazione, che vivono giorni difficili e per i quali il futuro non si prospetta roseo.
Altra situazione critica attraversano i lavoratori della cava situata nel nostro territorio, che recentemente è stata sottoposta a sequestro, per la mancanza di alcune importanti autorizzazioni e per il mancato rispetto di obblighi di legge. In tal caso siamo di fronte ad un problema non strettamente legato alla crisi, ma ad aspetti puramente legali.
Ultimo in ordine di tempo, il caso dei lavoratori, anzi delle lavoratrici, della ditta Progress di Manocalzati. Ad essere a rischio sono i 16 posti di cassiera del centro commerciale, per le quali è stato avviato la procedura di licenziamento collettivo. Insomma una situazione quella lavorativa che disegna un futuro alquanto nero per i lavoratori della nostra città. Sono tantissimi i casi che forse dimentico oppure ignoro, ma in coincidenza del 1° maggio, festa del lavoro che latita sempre di più, voglio manifestare tutta la mia solidarietà per uomini e donne che vivono momenti tristissimi e che vedono questo giorno non più come una festa, nel quale magari farebbe bene qualche concerto di meno e qualche iniziativa per il lavoro in più. Mi sento vicino ai tanti amici e concittadini che vedono il proprio posto di lavoro a rischio, che sono posti in cassa integrazione, che hanno gia perso il proprio lavoro.
Antonio Prezioso
Capogruppo consiliare Popolo della Libertà Atripalda

mercoledì 18 marzo 2009


Anche Atripalda contribuirà alla fondazione del PDL
Il quarto congresso provinciale di Alleanza Nazionale che si è tenuto domenica 15 Marzo, ha eletto i delegati per i congressi del 21 e 22 marzo di Alleanza Nazionale e del 27-28-29 Marzo che sancirà la nascita del Popolo della Libertà. Il sottoscritto fa parte dei cinque delegati eletti, che contribuiranno alla nascita del grande partito del centrodestra italiano. Un onore questo che premia il lavoro di tutta una sezione, quella atripaldese, che soprattutto negli ultimi anni si è distinta per attivismo politico e vitalità, facendo sempre volare alto il nome di Alleanza Nazionale. Quello di Atripalda è un circolo che ha saputo modulare politica, grazie alla sapiente coesistenza di giovani leve e storici militanti come il vice-presidente della sezione Ciro Genovese, che con la sua esperienza e la sua grinta ha contribuito al successo di domenica. Un grosso grazie va a tutti i militanti del circolo F. Cecchin di Atripalda, la mia delega è un premio per tutti loro.
Essendo io l’unico “Padre fondatore” Atripaldese del Popolo della Libertà ho il grosso onere e dovere di tracciare le linee per coinvolgere ed unire tutte le forze pidielline che esistono sulle sponde del Sabato. Oramai i tempi sono maturi e tutte le forze politiche coinvolte, hanno il dovere di mettere da parte personalismi, pregiudizi e “bruciature”, che stanno rallentando questa operazione ad Atripalda. Gli incaricati di partito devono sentire l’obbligo morale di sedersi intorno ad un tavolo e trovare le ragioni per stare insieme e le strategie per far si che quanta più gente possibile si avvicini al Popolo delle Libertà atripaldese, che inevitabilmente accoglierà diverse culture politiche, diverse estrazioni partitiche. Sarà proprio l’individuazione del modo per fondere e far coesistere queste svariate sensibilità, l’arma segreta del centrodestra. Non mancano comunque punti interrogativi sul nuovo partito: statuto, organizzazione, regole. Il congresso del 27 marzo chiarirà questi aspetti, ma se non esiste una chiara volontà di far parte della stessa famiglia, non ci saranno regole che tengano o statuto che possa unire. Il PDL è un partito che unisce e non divide e che nasce grazie al sacrificio di due partiti come Forza Italia ed Alleanza Nazionale e a tal proposito mi viene in mente un passo del Vangelo: come quel seme di grano che se caduto in terra non muore rimane solo; se invece muore produce molto frutto. La grande storia, la tradizione, il bagaglio culturale della destra italiana, contribuendo alla costruzione di tutto ciò non morirà, ma si perpetuerà, diverrà eterno anzi sarà garante della bontà del progetto. Il lavoro dei nostri “padri” non sarà vanificato, come non sarà vano il sacrificio di tutti i militanti del Fronte della Gioventù che hanno dato la vita per far si che la destra avesse il diritto di esistere nella società italiana. Non basteranno le parole rancorose di qualcuno, a gettare discredito sulla classe dirigente di A.N., che ha sempre tenuto la testa alta e la schiena dritta e ora sarà protagonista nel nuovo soggetto politico.
Il Popolo della Libertà deve essere la casa di tutti quegli uomini e donne libere, che intendono la politica come servizio per gli altri, come mezzo per migliorare la vita di tutti, la vita delle proprie città, dei propri paesi e non di coloro i quali usano i partiti come mezzo per curare interessi propri o di pochi. Il PDL di Atripalda ha altresì il compito di attrezzarsi innanzitutto a partire dalle prossime elezioni provinciali, dove dovrà indicare, per il proprio collegio, una persona valida, pulita, onesta, attiva sul territorio e che ha mostrato di avere conoscenza dei problemi della nostra città, una persona capace di rappresentare quel rinnovamento che la politica richiede e che gli atripaldesi richiedono. Eleggere il consigliere provinciale nel nostro collegio elettorale è il buon viatico anche per la conquista del Comune. Tutto ciò ce lo chiede la gente, io non invento niente, nella nostra città già troppo spesso ci siamo divisi, per varie ragioni che è inutile rinvangare, ma che è bene conservare in mente per evitare di sbagliare nel futuro.
Invito fin da subito gli amici che si riconoscono nel progetto, a farmi pervenire qualsiasi proposta, domanda, osservazione, utile alla causa e che io farò mia e rappresenterò nel congresso nazionale in cui sarò unico rappresentante di Atripalda. Dal 30 marzo non ci saranno più ostacoli, una volta fatto nascere il partito a livello nazionale mi impegnerò affinché ciò avvenga in tempi rapidi anche ad Atripalda e chi spera in qualche modo di boicottare tale progetto, con veti che non può imporre, è avvisato.
Antonio Prezioso Delegato al Congresso fondativo del Popolo della Libertà

domenica 15 marzo 2009


ANTONIO PREZIOSO E' STATO ELETTO NEL CORSO DELL' ASSEMBLEA DI OGGI A DELEGATO NAZIONALE PER IL CONGRESSO DEL PDL CHE SI TERRA' A ROMA IL 27 MARZO.
IL CIRCOLO F. CECCHIN ESPRIME I PIU' SENTITI AUGURI .

sabato 14 marzo 2009



Spiegazioni al quanto inconsistenti.
Abbiamo letto sulla stampa il tentativo da parte del Sindaco Laurenzazno e dell’assessore all’ambiente e al bilancio, nonché vice-Sindaco Franco Landi che, arrampicandosi francamente sugli specchi, hanno fatto la difesa di ufficio della propria scelta di aumentare la TARSU.
Fin qui nulla di strano, perché ogni amministratore ed uomo politico è normale che difenda la sua azione e le sue scelte, ma francamente le “scuse” sono al quanto inconsistenti.
Che nessuno voglia aumentare le tasse credo sia ovvio, ma fatto sta che questa giunta di centrosinistra lo ha fatto per ben due volte nel corso del 2008 ed in modo piuttosto consistente, determinando in tal modo un grosso aumento che dal 2009 sarà strutturale, con tariffe che fanno paura. Alleanza Nazionale ed i partiti di opposizione presenti in consiglio comunale, denunciarono gia ad ottobre e poi a dicembre la “grande offensiva fiscale” che si sarebbe abbattuta sugli atripaldesi, i nostri interventi sogli agli atti del consiglio comunale, forse i più ricorderanno le denunce fatte sulla stampa. Sindaco ed assessore nel loro comunicato stampa lamentano come negli ultimi anni, ci sia stato un aumento spropositato della quantità di rifiuti prodotta ad Atripalda o comunque raccolta nei cassonetti stradali dislocati lungo le strade della nostra città, denunciando come residenti in paesi limitofri, passando per la nostra città, abbiano l’abitudine di gettare rifiuti indifferenziati nei nostri cassonetti. Questo fenomeno sarebbe dovuto al fatto che, in quasi tutto i paesi confinanti, si effettua ormai da anni una raccolta differenziata “porta a porta” che ha fatto sparire i cassonetti classici dalle strade cittadine. Ecco il primo punto ed ecco che gli stessi colpevoli accusano se stessi, perché Atripalda è in un cosi clamoroso ritardo sulla raccolta differenziata? Alleanza Nazionale chiede da anni di stabilire anche nella nostra città tale sistema di raccolta dei rifiuti e come mai è avvenuto per ora solo nelle zone periferiche della città?
Ecco la prima grande colpa politica ed amministrativa, che è ancora più grave se pensiamo che l’assessore al ramo, Landi opera proprio nel campo, essendo dipendente dell’impianto di CDR di pianodardine. Dovrebbe essere un esperto quindi, ma a quanto pare sta fallendo miseramente.
Altro punto il sito di stoccaggio di tufarole, a che punto sta la richiesta di dissequestro?
Perché non si è provveduto ad individuare una nuova area di stoccaggio provvisoria? Era stata annunciata in c.da palmoleta che fine ha fatto? È stato conveniente non investire su tale struttura, preferendo salassare gli atripaldesi? Le famiglie gia raschiano il fondo del barile, i commercianti e tutte le attività produttive, in un periodo di vacche magre si trovano una tassa aumentata del 100%, che mette a rischio i bilanci delle proprie attività. Molte attività si troveranno a pagare 200 euro di TARSU al mese. Ma state scherzando? Quando io parlo che la TARSU è stata aumentata e sono state emanate due bollette integrative per ripianare un buco, mi riferisco all’ingiunzione di pagamento che è stato emesso dal Tribunale di Avellino dietro richiesta del CO.SMA.RI. che vanta crediti per circa 800 mila euro, tutti con riferimento a fatture emesse negli anni 2007-08 e non pagate.
Il gettito ordinario della TARSU pagata lo scorso anno a cosa è servito se abbiamo debiti col consorzio di una tale portata, sarebbe stato “normale” o plausibile avere un residuo passivo di 3-4 centomila euro, ma tale importo è pauroso e sospetto. La questione è ancora più nebulosa se si pensa che durante l’emergenza rifiuti, il Comune di Atripalda si è avvalso dei servizi della ditta Irpinia Recuperi che vanta anch’essa crediti e per pagare la quale sono stati riconosciuti debiti fuori bilancio per la cui copertura si è provveduto a rateizzazione. Con la De Vizia Transfer altri 500 mila euro di debiti per il 2007, riportati come fuori bilancio. Ma come è stata gestita la materia rifiuti fino a d oggi se abbiamo solo debiti?
Il fatto grave è che esistendo tutta questa situazione, in parte conosciuto ed in parte no, Sindaco e giunta non sentano il dovere morale di convocare un Consiglio Comunale ad hoc, ma il massimo che riesco a fare è annunciare un incontro con pubblico. Ma a questo punto a cosa serve il Consiglio Comunale se tutta l’azione amministrativa si limita a sterili comunicati stampa e a conferenze stampa? Forse già è stato sciolto il Consiglio e noi non siamo stati informati? Perché si ha paura del confronto? Su un tema del genere vi farò vedere che la sala del Consiglio comunale sarebbe stracolma, per la prima volta soprattutto se in tale occasione si saprà essere chiari e trasparenti coi cittadini. A questo punto non mi resta che chiedere la convocazione del consiglio tramite la formula del quinto dei consiglieri, essendo certo che i colleghi di minoranza saranno sicuramente più sensibili e solerti nell’apporre la propria firma per la convocazione.
Antonio Prezioso Capogruppo Consiliare Atripalda Alleanza Nazionale verso il PDL