mercoledì 18 marzo 2009


Anche Atripalda contribuirà alla fondazione del PDL
Il quarto congresso provinciale di Alleanza Nazionale che si è tenuto domenica 15 Marzo, ha eletto i delegati per i congressi del 21 e 22 marzo di Alleanza Nazionale e del 27-28-29 Marzo che sancirà la nascita del Popolo della Libertà. Il sottoscritto fa parte dei cinque delegati eletti, che contribuiranno alla nascita del grande partito del centrodestra italiano. Un onore questo che premia il lavoro di tutta una sezione, quella atripaldese, che soprattutto negli ultimi anni si è distinta per attivismo politico e vitalità, facendo sempre volare alto il nome di Alleanza Nazionale. Quello di Atripalda è un circolo che ha saputo modulare politica, grazie alla sapiente coesistenza di giovani leve e storici militanti come il vice-presidente della sezione Ciro Genovese, che con la sua esperienza e la sua grinta ha contribuito al successo di domenica. Un grosso grazie va a tutti i militanti del circolo F. Cecchin di Atripalda, la mia delega è un premio per tutti loro.
Essendo io l’unico “Padre fondatore” Atripaldese del Popolo della Libertà ho il grosso onere e dovere di tracciare le linee per coinvolgere ed unire tutte le forze pidielline che esistono sulle sponde del Sabato. Oramai i tempi sono maturi e tutte le forze politiche coinvolte, hanno il dovere di mettere da parte personalismi, pregiudizi e “bruciature”, che stanno rallentando questa operazione ad Atripalda. Gli incaricati di partito devono sentire l’obbligo morale di sedersi intorno ad un tavolo e trovare le ragioni per stare insieme e le strategie per far si che quanta più gente possibile si avvicini al Popolo delle Libertà atripaldese, che inevitabilmente accoglierà diverse culture politiche, diverse estrazioni partitiche. Sarà proprio l’individuazione del modo per fondere e far coesistere queste svariate sensibilità, l’arma segreta del centrodestra. Non mancano comunque punti interrogativi sul nuovo partito: statuto, organizzazione, regole. Il congresso del 27 marzo chiarirà questi aspetti, ma se non esiste una chiara volontà di far parte della stessa famiglia, non ci saranno regole che tengano o statuto che possa unire. Il PDL è un partito che unisce e non divide e che nasce grazie al sacrificio di due partiti come Forza Italia ed Alleanza Nazionale e a tal proposito mi viene in mente un passo del Vangelo: come quel seme di grano che se caduto in terra non muore rimane solo; se invece muore produce molto frutto. La grande storia, la tradizione, il bagaglio culturale della destra italiana, contribuendo alla costruzione di tutto ciò non morirà, ma si perpetuerà, diverrà eterno anzi sarà garante della bontà del progetto. Il lavoro dei nostri “padri” non sarà vanificato, come non sarà vano il sacrificio di tutti i militanti del Fronte della Gioventù che hanno dato la vita per far si che la destra avesse il diritto di esistere nella società italiana. Non basteranno le parole rancorose di qualcuno, a gettare discredito sulla classe dirigente di A.N., che ha sempre tenuto la testa alta e la schiena dritta e ora sarà protagonista nel nuovo soggetto politico.
Il Popolo della Libertà deve essere la casa di tutti quegli uomini e donne libere, che intendono la politica come servizio per gli altri, come mezzo per migliorare la vita di tutti, la vita delle proprie città, dei propri paesi e non di coloro i quali usano i partiti come mezzo per curare interessi propri o di pochi. Il PDL di Atripalda ha altresì il compito di attrezzarsi innanzitutto a partire dalle prossime elezioni provinciali, dove dovrà indicare, per il proprio collegio, una persona valida, pulita, onesta, attiva sul territorio e che ha mostrato di avere conoscenza dei problemi della nostra città, una persona capace di rappresentare quel rinnovamento che la politica richiede e che gli atripaldesi richiedono. Eleggere il consigliere provinciale nel nostro collegio elettorale è il buon viatico anche per la conquista del Comune. Tutto ciò ce lo chiede la gente, io non invento niente, nella nostra città già troppo spesso ci siamo divisi, per varie ragioni che è inutile rinvangare, ma che è bene conservare in mente per evitare di sbagliare nel futuro.
Invito fin da subito gli amici che si riconoscono nel progetto, a farmi pervenire qualsiasi proposta, domanda, osservazione, utile alla causa e che io farò mia e rappresenterò nel congresso nazionale in cui sarò unico rappresentante di Atripalda. Dal 30 marzo non ci saranno più ostacoli, una volta fatto nascere il partito a livello nazionale mi impegnerò affinché ciò avvenga in tempi rapidi anche ad Atripalda e chi spera in qualche modo di boicottare tale progetto, con veti che non può imporre, è avvisato.
Antonio Prezioso Delegato al Congresso fondativo del Popolo della Libertà

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